Sin dalle sue origini E.R.I.C.A. pone la massima attenzione al contenimento degli impatti ambientali della propria attività. Se, fino a 3 anni fa, questo impegno si traduceva sostanzialmente in una continua riduzione dei rifiuti generati e nella ricerca della massima differenziazione possibile, ora gli orizzonti si sono ampliati anche alla sfera dell’energia e a quella dell’acqua, che rientrano quindi in un più ampio progetto interno di environmental management.
La gestione ambientale trova nei principi della norma ISO 14001, di cui E.R.I.C.A. è certificata, un approccio di costante ricerca del miglioramento che ci spinge annualmente alla ricerca di nuovi obiettivi da perseguire. Nel corso degli anni sono state messe a punto diverse buone pratiche di prevenzione nella produzione di rifiuti, che ha portato l’azienda a risultati importanti quali l’autosmaltimento dei rifiuti organici e verdi tramite il compostaggio domestico, la rinuncia all’uso di stoviglie e posate usa e getta, il consumo alimentare di acqua del rubinetto (e quindi l’eliminazione delle bottiglie e/o bottiglioni di plastica).
Abbiamo coinvolto le utenze domestiche dello stabile in cui è sita la sede, con l’obiettivo Condominio sostenibile. Ci facciamo carico di compostare presso il nostro spazio esterno il rifiuto organico e verde derivante da tutto il condominio, alleggerendo i costi pubblici legati alla raccolta e al trattamento di questa frazione merceologica e ricavando dell’ottimo ammendante per la nostra azienda agricola.
Per il 2019 è stata stimata una conversione in compost di oltre 430 kg di rifiuti organici prodotti da ERICA ed almeno altrettanto derivante dalle altre utenze e dal giardino. Considerando questa stima e le pesature degli altri rifiuti, nel 2019 sono stati prodotti circa 900 kg di rifiuti, di cui il 90% differenziati.
Il monitoraggio dei consumi e la mappatura degli apparecchi elettrici ed elettronici consentono di avere oggi un quadro abbastanza preciso di come e quando viene utilizzata l’energia all’interno della società. Partendo da questa fotografia, in virtù del modello Plan-Do-Check-Act su cui sono basati i sistemi di qualità, è stato possibile andare ad attuare delle migliorie tese alla mitigazione degli impatti.
L’inverno 2018 ha visto l’installazione delle valvole elettromeccaniche programmabili su tutti i radiatori degli uffici. Questa soluzione ha permesso, nell’inverno 2018/2019, di ridurre i consumi di gas metano di oltre il 25% rispetto all’inverno 2017/2018, permettendo la chiusura automatica delle valvole nei momenti in cui gli uffici rimangono vuoti. Il consumo registrato è stato il più basso da quando è stata installata la nuova centrale termica, 6 anni fa.
Il consumo di energia elettrica, invece, non ha fatto segnare grandi differenze rispetto a quanto registrato negli anni precedenti. Va detto che non sono state sostituite apparecchiature elettriche ed elettroniche. La sostituzione di sorgenti luminose ancora funzionanti comporta un accorciamento della vita utile di questi oggetti e quindi una produzione di rifiuti piuttosto precoce; d’altro canto l’assorbimento energetico di tecnologie superate è quasi sempre superiore a quello delle Best Available Technologies. In una sede in cui il principale consumo elettrico è imputabile ai sistemi server, l’incidenza delle sorgenti luminose passa in secondo piano. Nell’era della “conversione a led” abbiamo sino ad oggi mantenuto un approccio cauto ma guardiamo al futuro con interesse verso soluzioni che permettano ancora maggiore efficienza: lampade a flusso luminoso regolabile in funzione dell’intenistà della luce naturale e riduzione degli sprechi latenti quali i consumi di stand-by delle stampanti.