Rinnovamento “in rosa” per AICA – Associazione Internazionale di Comunicazione Ambientale, che lo scorso mercoledì 5 luglio a Roma ha eletto il nuovo Direttivo.
Nel ruolo di presidente è stata scelta Emanuela Rosio, direttore di E.R.I.C.A. Soc. Coop., socio storico che partecipa attivamente a diversi progetti di comunicazione promossi da AICA. La affiancheranno, come consiglieri, Elisabetta Perrotta (direttore di FISE Assoambiente) e Roccandrea Iascone (responsabile comunicazione di Ricrea, Consorzio per il riciclo dell’acciaio), in rappresentanza delle tante realtà che aderiscono all’Associazione. Il Direttivo resterà in carica per il triennio 2017-2020.
L’Assemblea plenaria dei soci ha quindi plaudito il Direttivo uscente -composto da Roberto Cavallo (presidente), Flavio Gotta e Marco Cassinera- per il lavoro svolto nel corso degli ultimi anni: dal coordinamento europeo dell’European Clean Up Day e della campagna “Let’s Clean Up Europe” al coordinamento nazionale della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, senza dimenticare iniziative ad alto impatto mediatico quali #KeepCleanAndRun – Pulisci e Corri, da cui è anche nato il recente film “Immondezza” di Mimmo Calopresti, senza dimenticare le svariate iniziative editoriali.
“Come mai alcune campagne di comunicazione funzionano più di altre? Come mai alcune comunità non accettano impianti? Come mai alcune categorie di persone si coalizzano contro la chiusura di un centro storico? Come mai l’acqua del rubinetto è sempre peggiore di quella commerciale? Come mai le nostre strade sono costellate di rifiuti abbandonati, ma quando andiamo in vacanza in luoghi puliti ne serbiamo un bel ricordo e lo raccontiamo insieme ai monumenti visitati o alle persone incontrate? In questi 14 anni abbiamo provato a indagare alcune vie per cercare risposte a queste e ad altre domande. Non abbiamo trovato risposte univoche, ma abbiamo aperto una strada di consapevolezza -ha commentato Cavallo, alla guida di AICA fin dalla sua fondazione, nel 2003– Pensiamo che utilizzare le scienze sociali, la psicologia, analizzare i comportamenti non debba essere esclusiva di grandi marchi commerciali che inducono all’acquisto del proprio prodotto, ma deve essere strumento di chi i servizi li eroga senza che l’utente lo abbia scelto, come accade per la raccolta rifiuti, l’acqua pubblica, il transitare per il sentiero di un parco o per una via di un centro storico. Perché tutto ciò che ci circonda è ambiente. E con l’ambiente dobbiamo imparare a comunicare”.
Il presidente uscente ha ringraziato i soci e tutti coloro i quali hanno accompagnato AICA in questi primi anni di cammino, ricordando come la fondazione dell’Associazione avvenne su invito di Stegius Varvaroussis, funzionario della Commissione Europea: “Non si può non comunicare. In questo assioma sono riunite tutte le contraddizioni del mondo della comunicazione: iniziare con un “non”, quando tutti i manuali ci dicono che non si inizia con una negazione; continuare con una doppia negazione e finire con la constatazione che nessuno insegna comunicazione nelle scuole dell’obbligo e tanto meno nella vita quotidiana. Eppure “non si può non comunicare”: per questo, 14 anni fa, decidemmo di dar vita ad AICA”.
“Ringrazio molto Roberto, il direttivo uscente e i soci per la fiducia che hanno accordato a questo rinnovamento di AICA – ha detto Emanuela Rosio-. Vorrei dire a tutti che AICA si occuperà ancora di comunicazione, di dialogo, di innovazione e di promozione delle buone pratiche in campo ambientale, promuovendo la partecipazione dei soci e la discussione su questi temi. Le nostre porte sono aperte a tutti coloro che vogliono confrontarsi sulla comunicazione ambientale, proporre e trovare nuove soluzioni per cambiare davvero i nostri comportamenti in una direzione più sostenibile. Vi aspettiamo”.